Romanzo di fantascienza postcyberpunk ambientato a Napoli nel 2059, dieci anni dopo la Singolarità tecnologica. Il mondo è stato trasformato dall'iper-sviluppo delle nanotecnologie, dell'intelligenza artificiale e della genetica, creando una società frammentata e a rischio. Il protagonista, Vincenzo Briganti, è un investigatore della Polizia Psicografica, un'unità speciale che utilizza innesti cibernetici per recuperare le memorie delle vittime e risolvere i crimini. La città di Napoli, ricostruita dopo l'eruzione del Vesuvio e la Terza Guerra Mondiale, è invasa da una minaccia ecologica, il kipple, una massa di rifiuti che cresce e si rigenera. Tra thriller e speculazione futuristica, il romanzo esplora temi di decadenza sociale, crisi ambientale e controllo tecnologico, con influenze da autori come Philip K. Dick e William Gibson.